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Art Revolution. In Fiumara la mostra d’arte interattiva che fa vivere le opere

Vi sareste mai immaginati che la Gioconda potesse parlare e raccontare la sua storia? Ecco che cosa ha reso possibile Cube con la sua mostra Art Revolution – I musei dei quadri parlanti, una mostra che fa parlare le opere d’arte. È questa particolare e sperimentale mostra itinerante che il Centro Commerciale Fiumara ha ospitato dal 26 maggio all’11 giugno.

Grazie alla realtà aumentata, l’animazione 3D e l’interazione AI, il pubblico ha avuto modo di interagire in maniera innovativa con i quadri su tre livelli differenti: iniziative di edutainment, animazione della galleria con contenuti digitali inediti e originali e generazione di contenuti social.

Nel Centro Commerciale Fiumara è stata allestita una vera e propria mostra diffusa a isole allestite con le riproduzioni su schermi ad alta risoluzione di alcune tra le opere più famose del mondo, incastonati in cornice, e dotati di un software a realtà aumentata. Bastava avvicinarsi agli schermi che questi iniziava a muoversi e a interagire con il pubblico, iniziando a parlare e a raccontare la sua storia ma anche pillole di storia dell’arte: dal Rinascimento alla Pop art.

E voi di che cosa avete parlato con Monna Lisa?

Chiappe Revello all’Assemblea Nazionale di Confagricoltura. Un incontro di due giorni dedicato al futuro dell’agricoltura italiana

Il 12 e 13 luglio, nell’incantevole scenario di Palazzo della Cancelleria a Roma, si è tenuta l’Assemblea Generale di Confagricoltura. L’evento, intitolato “Da oltre 100 anni immaginiamo il futuro. Con le imprese agricole per la crescita dell’Italia“, ha riunito aziende agricole, personalità politiche, importanti rappresentanti istituzionali e di governo, con l’obiettivo di affrontare le sfide del mondo agricolo sia nel presente che nel futuro.

La due giorni di lavori è stata inaugurata dal presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, che durante il suo lungo e articolato discorso, ha sottolineato i punti fondamentali che sarebbero stati affrontati nel corso dei due giorni di incontri.

È emerso che l’agricoltura italiana è il settore con il maggior numero di occupati nell’Eurozona e il secondo per valore aggiunto. Tuttavia, proprio in merito alla questione europea sono state sollevate preoccupazioni riguardo alla Legge sul ripristino della natura (Nature Restoration Law), che ridurrà la superficie coltivabile in Italia di almeno il 10%, danneggiando l’industria agroalimentare italiana e rendendo l’Unione Europea maggiormente dipendente dalle esportazioni.

Sono state affrontate anche questioni come l’aumento dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea, che potrebbe portare a una recessione, e le politiche europee che penalizzano l’Italia nel settore agroalimentare.

Corposa la presenza delle Istituzioni: ben 7 i Ministri presenti, da Francesco Lollobrigida (Agricoltura e Sovranità Alimentare) a Matteo Salvini (Infrastrutture e Trasporti), da Daniela Santanchè (Turismo) ad Antonio Tajani (Esteri), da Anna Maria Bernini (Università e Ricerca) ad Adolfo Urso (Imprese e Made in Italy), passando per Gilberto Pichetto Fratin (Ambiente e Sicurezza Energetica).

Questi hanno annunciato nuove misure a favore del settore agricolo, tra cui un incremento dei finanziamenti per i contratti di filiera, nell’ambito della revisione del PNRR, per soddisfare le richieste delle imprese, di gran lunga più numerose rispetto alla dotazione finanziaria iniziale e la valorizzazione del binomio tra agricoltura e turismo.

Nel faccia a faccia conclusivo con il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, Giansanti ha accolto con soddisfazione quanto annunciato per il settore: “Un risultato importante, perché rafforza il dialogo tra agricoltura e industria che può fungere da caposaldo per un piano di crescita per l’intero sistema agroalimentare italiano”.

Genova festeggia Ocean Race: la cerimonia di inaugurazione e una “ondata” di eventi gratuiti fino al 2 luglio

Si è tenuta domenica 25 giugno la cerimonia ufficiale di apertura di “The Ocean Race Genova The Grand finale” con l’alzabandiera accompagnato dalla Fanfara del Comando interregionale marittimo del nord della Marina Militare, diretta dal luogotenente Luciano Falcone. L’Ocean Live Park è così entrato nel vivo degli eventi di questa stagione estiva con una grande partecipazione di pubblico.

Sul palco il sindaco di Genova Marco Bucci, il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, il presidente di Porto Antico Mauro Ferrando il presidente dello Steering Committee The Ocean Race Evelina Christillin, il presidente di The Ocean Race Richard Brisius, il presidente della Federazione italiana vela Francesco Ettorre, il contrammiraglio della Marina Militare Massimiliano Nannini, il vicepresidente vicario del Coni Silvia Salis.

“Ci troviamo davanti alla regata più lunga e sfidante al mondo che per la prima volta approda in Italia – ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci -. Una grande impresa, quest’anno non priva di imprevisti, che ha reso la rotta ancor più impegnativa. (…) Abbiamo portato Genova in ogni tappa di The Ocean Race, per condividere le nostre eccellenze, la nostra storia: con il nostro Pavillon abbiamo raggiunto oltre 1milione e 500mila persone.”

“Siamo lieti di accogliere questa regata unica, che sta portando la città e la Liguria al centro dell’attenzione degli appassionati di vela di tutto il mondo – ha commentato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – The Ocean Race e le iniziative collegate, a cominciare dall’Ocean Live Park, sono anche delle belle opportunità per turisti e cittadini, che in questi giorni potranno divertirsi e godersi momenti di svago a tema mare e sport, ma che potranno anche riflettere su temi fondamentali come la salvaguardia degli oceani, la sostenibilità e il rispetto della natura (…)”

Gli interventi – oltre che dall’alzabandiera e dall’esecuzione dell’inno nazionale – sono stati anticipati dalla parata degli Ambassador che hanno portato sul palco le bandiere degli stati toccati dalla regata: Spagna, Capo Verde, Sudafrica, Brasile, Usa, Danimarca e Olanda, oltre ovviamente all’Italia.

Un villaggio a ingresso gratuito, dalle 10 alle 22, ricco di attività ed esperienze tra vela, sport, arte e intrattenimento, sempre con uno sguardo verso la cultura del mare, aperto dal 24 giugno al 2 luglio 2023 nella rinnovata area del Waterfront di Levante, in Piazzale Kennedy 1.

L’Ocean Live Park metterà la vela al centro, con la regata delle Legends del 27 giugno: numerose le experience per vivere tutte le emozioni di questo sport sia a bordo dei simulatori sia con uscite in mare sulle barche a disposizione, a cura dell’area Federazione Italiana Vela al Jean Nouvel, Dalla Foil Academy alla ParaSailing Academy e il Comitato Primazona.

Ora che tutte le squadre sono arrivate si aspetta solo la premiazione finale di The Ocean Race sul palco centrale in Port Race prevista per sabato 1° luglio.

Campus Civico: Chiappe Revello intervista il Professor Luca Raffini dell’Università di Genova (2° parte)

Campus Civico, l’iniziativa imprenditoriale nata dall’unione di esperienze maturate all’interno del Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali di UniGe e rappresentante un canale valido ed attivo per lo scambio di idee e la risoluzione di problemi collettivi, è finalmente entrata in moto. Abbiamo intervistato alcuni dei protagonisti che hanno permesso la nascita di questa realtà imprenditoriale, che pubblicheremo ogni mese per far comprendere al meglio il lavoro dei soci e dei collaboratori di Campus Civico. La prima che vi proponiamo, divisa in due parti, è a Luca Raffini, docente universitario di Sociologia dell’opinione pubblica e comunicazione istituzionale presso il Dipartimento di Scienze politiche e internazionali dell’Università di Genova.

  • Base fondante del progetto è il coinvolgimento delle comunità locali, quali sono i benefici di una buona collaborazione? Di contro, quali sono invece i rischi nel caso di un mancato dialogo con esse per la buona riuscita dei progetti?

Il coinvolgimento delle comunità locali si pone al cuore del nostro progetto. Per la nostra esperienza, sappiamo che non è mai un compito facile ottenere e mantenere la fiducia dei cittadini, dando valore al loro coinvolgimento.

La mobilitazione dei cittadini, in molti casi, nasce nella forma della protesta in reazione all’annuncio di progetti che investono il territorio, quando è troppo tardi. Idealmente, la partecipazione – e ancor prima una comunicazione trasparente – dovrebbe caratterizzare le diverse fasi del processo decisionale.

Il coinvolgimento delle comunità locali, per produrre effetti virtuosi, sia sul progetto oggetto del confronto sia, più in generale, sui rapporti fiduciari, richiede chiarezza in merito agli obiettivi e alle modalità del coinvolgimento. I benefici di un coinvolgimento efficace e di una collaborazione effettiva sono molteplici.

Come dico spesso agli studenti, in una società complessa e diversificata, partecipare significa comprendere le ragioni degli altri. Conoscere le ragioni altrui e impegnarsi in un dialogo costruttivo può portare a una trasformazione reciproca delle preferenze.

  • Perché, secondo lei, sarà sempre più necessario seguire queste metodologie di lavoro per assicurare una rete di collaborazione tra imprese, territorio ed enti pubblici?

Il confronto e il dialogo sono e saranno sempre più necessari perché le forme tradizionali di legittimazione sono sempre più incapaci di autosostenersi. Mi riferisco alla legittimità politica del decisore pubblico e alla legittimità di tipo tecnico ed economico che, tradizionalmente accompagna la realizzazione di un’opera pubblica, di un’infrastruttura, di un impianto industriale, ecc.

Il confronto pubblico serve, come abbiamo detto, per promuovere decisioni migliori sul piano democratico, tecnico, civico, e per trasformare un potenziale conflitto in un confronto costruttivo e per conciliare le nuove sfide sulla tutela ambientale.

  • Quali pensa siano le sfide per lo sviluppo dei Processi Partecipativi? E quali pensa siano i vantaggi che portano e porteranno alle comunità?

La sfida principale è far diventare queste pratiche di partecipazione e di attivazione dei cittadini una prassi, dunque una parte costitutiva del rapporto tra amministrazioni e cittadini nel governo del territorio, non più delle pratiche isolate e sperimentali. Solo in questo modo potranno generare i vantaggi e i processi virtuosi che ho sopra descritto.

È un progetto in cui credo molto, che rappresenta un esempio emblematico di terza missione, ovvero di creazione di valore per il territorio da parte dell’Università.

Promuovere il coinvolgimento dei cittadini è un obiettivo centrale per il rafforzamento della democrazia, per il miglioramento dei processi decisionali e per perseguire un modello di sviluppo sostenibile e partecipato.

Musica e spettacolo a Genova grazie a ENI: il grande successo dei concerti in Piazza della Vittoria

Lunedì 26 giugno e martedì 27 giugno, la cornice di Piazza della Vittoria sotto il suo famoso arco è stata animata da due grandi concerti Powered by ENI.

La prima sera, aperta intorno alle 20.30 dalla musica di Radio Babboleo, ha visto esibirsi sul palco gIANMARIA, giovane cantautore e rapper, rivelazione del talent “X Factor” nel 2021 e protagonista di una rapida ascesa nel panorama musicale italiano e che ha portato sul palco il suo MOSTRO Tour 2023; e a seguire Dardust, al secolo Dario Faini, pianista italiano e producer tra i più ascoltati al mondo, pioniere della musica classica alternativa, tra i più ascoltati al mondo della nuova generazione, che ha firmato numerosi grandi successi italiani vincendo 70 dischi di Platino. Mentre la seconda serata è stata animata da grandi classici e revival “Dagli anni ’70 ai giorni nostri – Powered by Eni” con I Cugini di Campagna e gli U Boot 70, seguito da un DJ set con dj di fama internazionale come Merk & Kremont che hanno animato le ore più tarde della notte, coinvolgendo il pubblico più giovane. Il duo, formato da Federico Mercuri e Giordano Cremona, nel 2014 è stato incluso nella classifica annuale “Top 100 DJ” stilata dalla rivista DJ Magazine.

Infine, tenetevi pronti perché la musica non è finita grazie alla “Genova Dance Parade – Powered by Eni”. Si parte alle 18 con la parata dei carri dall’Ocean Live Park (piazzale Kennedy): 11 “discoteche itineranti” che proporranno musica di ogni tipo, dalla tecno-underground, al reggaeton sul modello dell’iconica “Street Parade” di Zurigo, la più grande “festa tecno” del mondo. I carri percorreranno via Brigate Partigiane, via Cadorna, viale XX Settembre e via Fieschi per poi passare in piazza Dante, piazza De Ferrari, risalire in via XX Settembre e terminare la parata in piazza della Vittoria dove, verso le 22,30, si svolgeranno le esibizioni di dj di fama internazionale, tra cui Pan-Pot, Matthias Tanzmann, Davide Squillace, Menny e Fav.

«Genova spiega le vele per accogliere, in questi tre giorni targati Eni, tantissimi visitatori da tutto il mondo con un calendario di musica, concerti e intrattenimento davvero eccezionali – dichiara Federica Cavalleri, delegata ai Grandi eventi del Comune di Genova – C’è grande attesa in città per gli artisti e dj di fama nazionale e internazionale, che calcheranno il palco di piazza della Vittoria e per la Dance parade, che ci catapulterà nelle atmosfere di Zurigo facendo ballare i più giovani attorno a vere e proprie discoteche itineranti a cielo aperto. Un ventaglio di generi musicali capace di coinvolgere un pubblico veramente ampio, che abbraccia più generazioni e che spero si diverta in questi giorni di festa che Genova ha voluto offrire per The Ocean Race Genova The Grand Finale».

The Ocean Race, atto finale. Bucci e Toti ricevono all’Aia la bandiera. La flotta è partita verso il primo “storico” arrivo in Italia

Il passaggio della bandiera e la partenza della flotta. Il lungo giro del mondo di The Ocean Race sta per arrivare al “Grand Finale”. Genova è pronta ad ospitare lo storico arrivo della regata più sfidante al mondo che compie 50 anni e per la prima volta approda in Italia. La visita del Sindaco di Genova, Marco Bucci, si è aperta con l’incontro con il Sindaco dell’Aia, Jan van Zanen che ha firmato, alla presenza del ceo di The Ocean Race, Richard Brisius, l’adesione ai principi della prima bozza di Carta dei diritti degli Oceani che sarà scritta proprio a Genova, al termine dell’Ocean Summit del prossimo 27 giugno.

Il Sindaco di Genova è stato affiancato anche dall’ambasciatore d’Italia in Olanda, Giorgio Novello. Hanno ricevuto dalle autorità olandesi la bandiera ufficiale di The Ocean Race aprendo l’ultimo conto alla rovescia verso lo storico “Grand Finale”. A Genova fervono i preparativi per l’apertura ufficiale dell’Ocean Live Park nel nuovo Waterfront di Levante, fissato per sabato 24 giugno (ore 10). È stata anche l’occasione di presentare il 63° Salone Nautico Internazionale di Genova che si terrà dal 21 al 26 settembre prossimi, che ogni anno presenta le innovazioni del comparto dell’industria nautica e che vedrà oltre 1000 imbarcazioni esposte, ovviamente alla Fiera di Genova.

“Genova ha fatto centro”, sottolinea Giorgio Novello. “Ho vissuto giorni straordinari rendendomi conto che tra Genova e i Paesi Bassi c’è grande affinità fatta di apertura al mondo, di mare inteso come mezzo di comunicazione e attenzione all’ambiente. E ancora vita sostenibile, ricerca, tecnologia. Sto raccogliendo idee che trasformeremo in pratica e sono davvero colpito del grande lavoro che il Sindaco Bucci e la sua squadra hanno portato avanti con il Genova Process”.

La delegazione genovese ha incontrato le massime autorità locali, poi il saluto e la foto con i membri del Team Genova proprio davanti al Pavilion di Genova che in tutte le tappe di The Ocean Race è stato un importante punto di incontro e di promozione delle eccellenze genovesi, liguri e italiane.

L’arrivo delle barche delle flotte Imoca e VO65 è previsto per domenica 25 giugno con la festa di inaugurazione di “Genova The Grand Finale” fissata per le ore 16:30 con la presenza della banda della Marina Militare italiana. Il 27 giugno lo specchio acqueo di Genova si animerà grazie alla “Regata delle Legends”. Magia che si ripeterà in occasione delle due regate “Pro-Am” fissate per il 28 e 29 giugno. Sabato 1 luglio ci sarà la regata costiera “In Port Race”.

Due sono gli straordinari eventi internazionali legati alla sostenibilità. Lunedì 26 giugno appuntamento con la Mission Charter “Restore our Ocean and Waters by 2030” mentre Martedì 27 giugno i maggiori esperti internazionali si ritroveranno per l’ultimo Ocean Summit firmato The Ocean Race e Genova Process.

Il palco dell’Ocean Live Park, sotto la tensostruttura, sarà il cuore dell’animazione con numerosi concerti, spettacoli, dimostrazioni, incontri, premiazioni ed esibizioni. Domenica 2 luglio ci sarà anche la finale del Campionato Mondiale del Pesto.

Campus Civico: Chiappe Revello intervista il Professor Luca Raffini dell’Università di Genova (1° parte)

Campus Civico, l’iniziativa imprenditoriale nata dall’unione di esperienze maturate all’interno del Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali di UniGe e rappresentante un canale valido ed attivo per lo scambio di idee e la risoluzione di problemi collettivi, è finalmente entrata in moto. Abbiamo intervistato alcuni dei protagonisti che hanno permesso la nascita di questa realtà imprenditoriale, che pubblicheremo ogni mese per far comprendere al meglio il lavoro dei soci e dei collaboratori di Campus Civico. La prima che vi proponiamo, divisa in due parti, è a Luca Raffini, docente universitario di Sociologia dell’opinione pubblica e comunicazione istituzionale presso il Dipartimento di Scienze politiche e internazionali dell’Università di Genova.

  1. Professore, ci racconti la nascita e il suo coinvolgimento personale all’interno del progetto.

Mi occupo di processi partecipativi e di attivazione da oltre 15 anni. Era il 2006, stavo lavorando alla mia tesi di dottorato sulla democrazia deliberativa, e decisi di candidarmi per svolgere il ruolo di facilitatore nell’Electronic Town Meeting organizzato dalla Regione Toscana per coinvolgere cittadini e stakeholders nella stesura partecipata di una legge sulla partecipazione. Da quel momento ho continuato a praticare la partecipazione, oltre che studiarla in qualità di sociologo dei fenomeni politici. Ho collaborato, da allora, alla realizzazione di processi di partecipazione in una pluralità di ambiti, dal terzo settore alle amministrazioni pubbliche a diversi livelli. Con vari progetti dal 2013 al 2020, insieme ad amici e colleghi ho promosso associazioni, imprese sociali e progetti nell’ambito della partecipazione.

Al mio arrivo al Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali dell’Università di Genova ho trovato colleghe e colleghi con esperienza in materia – avevano, per esempio, collaborato al Dibattito Pubblico sulla gronda autostradale e a percorsi di coinvolgimento dei cittadini per il Comune di Genova.

Così nel 2019, insieme al Professor Andrea Pirni e ad altre colleghe e colleghi del Dipartimento, iniziammo una collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale. Da cui scaturì il progetto Dialoghi in Porto, che ha come scopo proprio il dialogo tra l’Autorità e la città di Genova, al fine di rilocalizzazione i depositi chimici di Multedo in area portuale.

A partire dal consolidamento dei rapporti di scambio e di collaborazione del gruppo di lavoro del DISPI con voi di Chiappe Revello e con i colleghi del Dipartimento di Architettura e Design Unige nasce l’idea di costituire uno Spin off universitario, per potere consolidare e ampliare il progetto, coinvolgendo altri professionisti attivi nel territorio, come l’Arch. Nicoletta Piersantelli e proponendoci come attore di riferimento a livello regionale e nazionale.

  • Ci spieghi la metodologia di lavoro di Campus Civico. Essendo una realtà appena nata, può illustrarci un esempio di buone pratiche che pensate di adottare o un modello a cui vi ispirate?

È vero che Campus Civico è una realtà appena nata, ma si fonda sull’esperienza ultradecennale dei soci fondatori in materia di partecipazione e attivazione del cittadino, di comunicazione, di relazioni pubbliche e industriali ed engagement di stakeholder.

Le metodologie e le pratiche che adottiamo, nel rapporto con gli attori con cui collaboriamo, nascono dal confronto e dalla condivisione di alcuni principi di fondo: Campus civico intende operare nel mercato, ma sempre perseguendo l’obiettivo di contribuire al miglioramento della società.

Progettare e condurre processi partecipativi e coinvolgere i cittadini in percorsi condivisi significa assumersi una responsabilità pubblica. Campus civico non si limita a proporre un servizio, ma si impegna in percorsi che rispondano ai suoi principi di fondo, che si tratti di un’impresa o di un’amministrazione pubblica. Campus civico porrà sempre al centro del suo operato il principio della equivicinanza tra gli attori coinvolti nel dialogo.

Infatti, i modelli che assumiamo come buone pratiche sono tutte quelle esperienze che rimangono coerenti con questi principi, contribuendo a generare percorsi virtuosi per tutte le parti coinvolte, ad assumere decisioni migliori, a promuovere un dialogo aperto e costruttivo, a generare valore per il territorio e capitale sociale.

  • L’interdisciplinarietà dello spin-off. Come e perché è un valore aggiunto al progetto?

L’interdisciplinarietà è un valore aggiunto perché il tipo di percorsi che progettiamo e gestiamo richiedono, per definizione, il coinvolgimento di una pluralità di competenze che, nel nostro caso, sono integrate e “rodate” sin dalle prime fasi di ideazione del progetto. Ciò garantisce la coerenza e l’integrazione organica delle diverse competenze coinvolte, nonché una maggiore capacità di adattamento. Le dimensioni della citizens and stakeholders engagement, della comunicazione e delle relazioni pubbliche, che definiscono i tre settori in cui è articolato Campus Civico, richiedono competenze distinte ma sono necessariamente profondamente intrecciate tra loro.

Fine prima parte. La seconda parte sarà preso pubblicata sui nostri canali. Stay tuned!

“Le donne dell’agricoltura italiana unite per l’acqua”: l’evento di Confagricoltura donna il 14 giugno a Roma

L’alternarsi di alluvioni e siccità sta causando danni enormi al settore agricolo, com’è stato drammaticamente evidenziato dalla recente alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna. Confagricoltura Donna ha così deciso di organizzare il 14 giugno a Roma un evento presso la sede di Palazzo della Valle con l’obiettivo di coinvolgere le imprenditrici dei vari settori produttivi, per discutere e impegnarsi a trovare soluzioni da poter adottare per contrastare il cambiamento climatico e mitigarne gli effetti devastanti.

“Ci siamo riunite proprio per proporre, seguendo esigenze dei territori e produttive, un documento unitario che presenteremo alle Istituzioni”. Lo ha detto Alessandra Oddi Baglioni, presidente di Confagricoltura, in questa giornata dove era previsto fossero presenti i rappresentanti delle istituzioni, tra i quali il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, e le rappresentanti della Commissione Agricoltura alla Camera dei deputati; ma che purtroppo, a causa della scomparsa dell’ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, non hanno potuto partecipare. Confagricoltura donna ha espresso il suo cordoglio ricordando l’ex Presidente all’inizio dei lavori del convegno.

La tematica dell’acqua è stata al centro del dibattito moderato dalla famosa giornalista Rai Barbara Capponi, spaziando da interventi di matrice storico-sociale, grazie alla partecipazione della Professoressa Marialuisa Ricotti, all’innovazione tecnologica in campo agricolo, con gli interventi della Presidente del Distretto Agrumi di Sicilia, Federica Argentati, e Giulia Giuffrè, Global Compact SDG Pioneer 2021. Inoltre, è stata presentata la nuova associazione le Donne della Floricoltura, che ha regalato un bouquet di spighe di grano e lavanda a tutte le relatrici intervenute. Le esperienze delle rappresentanti delle associazioni legalmente riconosciute coinvolte nel progetto – Donne del Vino, Donne del Riso, Donne dell’Olio e Donne dell’Ortofrutta – sono state inserite in un fruttuoso tavolo di lavoro dove molte istane sono state portate avanti, dalla parità di genere alla richiesta di investimenti concreti nel campo agricolo, anche da un punto di vista dell’innovazione tecnologica.

Come ha ribadito la presidente Oddi Baglioni: “A provvedimenti e misure di emergenza e piani di intervento a lungo termine occorre puntare a incentivare l’innovazione, affiancando anche soluzioni che la natura stessa può darci, come intercettare le acque provenienti dagli eventi atmosferici. La natura, proprio come l’universo femminile, è da sempre resiliente”.

Un impegno al quale molte imprenditrici hanno risposto portando la loro esperienza “direttamente sul campo” e portando le istanze di una filiera che richiede maggiori investimenti e coinvolgimento nel processo decisionale. La grande risposta ha messo ancora una volta in luce quanto il ruolo delle donne nel settore agricolo sia presente e consistente, motivo per cui è necessario che esse vengano coinvolte nei processi decisionali, in quanto produttrici, imprenditrici e lavoratrici della filiera e che si apra la strada nei luoghi decisionali. Confagricoltura donna si impegna in questo contrastando il pensiero ancora diffuso, di una cultura di genere che vede le donne al di fuori del settore e valorizza così la compartecipazione all’attività agricola sia di uomini che di donne.

Sanità in Liguria, a Rapallo per parlare del futuro della Salute

Giovedì 18 maggio a Rapallo, presso la cornice dell’Excelsior Palace Hotel, si è svolta la prima edizione del Convegno “Sanità in Liguria: Sinergie vincenti per una Regione all’avanguardia nella Ricerca e nella Digitalizzazione” a cui hanno partecipato i principali e maggiori attori coinvolti nel mondo della sanità pubblica e privata.

Il convegno aveva l’obiettivo di mettere a confronto i diversi soggetti che intervengono nelle questioni gestionali, amministrative e cliniche della sanità ligure, pubblica e privata, e su queste basi avviare un dialogo sinergico su tematiche e contenuti strategici come la digitalizzazione, la carenza di personale sanitario, l’integrazione del privato nella sanità pubblica e molto altro ancora. Sono intervenuti anche molti attori istituzionali, tra i quali il Ministro della Salute Orazio Schillaci e il Ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo; nonché il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, e i referenti della sanità regionale.

Hanno partecipato inoltre al convegno anche i rappresentanti delle diverse categorie professionali impegnate nel comparto sanitario e le aziende private in una tavola rotonda di confronto.

Qui di seguito il link alla registrazione dei vari interventi che si sono susseguiti nell’evento, organizzato dalla Fondazione Pallavicino Ets insieme a Massimiliano Monti, editore della guida sanitaria regionale SaluteSanità con il patrocinio della Regione: Sanità in Liguria – Telenord.it

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