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Certificati che non certificano: problemi di sostenibilità nel mondo della moda

Condividiamo con voi una recente inchiesta condotta dall’ong britannica Earthsight, che ha sollevato importanti questioni riguardo alla sostenibilità nel mondo della moda. Le questione sono legate in particolare alla tracciabilità del cotone utilizzato da due giganti della moda veloce: H&M e Zara.

La provenienza non sostenibile del cotone

Secondo l’indagine, nonostante entrambi i marchi abbiano a lungo promosso l’uso di cotone etico e sostenibile, si è scoperto che una parte significativa dello stesso proviene da zone deforestate illegalmente in Brasile: precisamente dal Cerrado, una regione caratterizzata dalla sua ricca biodiversità. Questo cotone non viene direttamente acquistato da H&M e Zara, ma da aziende manifatturiere in Asia, che lo trasformano in prodotti tessili per poi rivenderlo alle catene di moda.

Ciò che rende questa situazione ancora più complessa è il coinvolgimento di aziende agricole brasiliane di grande portata, come SLC Agrícola e Horita Group, che controllano vaste estensioni di terreno nel Cerrado. Queste aziende hanno non solo contribuito alla deforestazione della regione, ma hanno anche spesso allontanato violentemente le comunità locali per fare spazio alle loro attività agricole.

Sostenibilità nella moda: criticità del sistema di certificazione BC

Ora veniamo al punto critico emerso dall’inchiesta: il ruolo di Better Cotton (BC), il più grande “certificatore” di cotone sostenibile nato nel 2009 e utilizzato per garantire la sostenibilità del cotone. L’indagine come è evidente ha sollevato dubbi sulla sua efficacia nel garantire che il cotone certificato non venga mescolato o sostituito lungo la catena di approvvigionamento, mettendo in discussione la capacità delle grandi aziende di tracciare e garantire la sostenibilità dei loro prodotti e degli stessi enti certificatori.

È importante sottolineare che, sebbene siano in corso discussioni su nuove leggi per vietare l’importazione di prodotti legati alla deforestazione, in particolare nell’Unione Europea, attualmente non esistono leggi che proibiscano l’importazione e la vendita di cotone proveniente dalle terre sfruttate del Cerrado.

Riflessioni sulla trasparenza e l’etica nella filiera della moda

Questa inchiesta ci invita quindi a riflettere sull’importanza della trasparenza e dell’etica nella filiera della moda, e sottolinea la necessità di un’azione urgente da parte delle aziende e dei governi per garantire la sostenibilità ambientale e sociale della produzione e trasformazione dei prodotti.

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